Lo spettacolo interroga il pubblico sul tesoro inestimabile che stiamo dilapidando a forza di consumare il suolo, di cementificare, di imbrigliare i fiumi, di inquinare. Il riscaldamento climatico peggiora la situazione, anche se le piante e gli animali si stanno adattando, salendo in quota, e spostandosi. Cosa riserva il futuro? Tra momenti di divertimento e momenti di riflessione, Allegro bestiale racconta l’importanza della tutela della biodiversità, anzi, non solo non possiamo distruggerla, ma non conviene neppure farlo.
Allegro Bestiale è la nuova produzione della Banda Osiris con il filosofo evoluzionista Telmo Pievani finanziata dal National Biodiversity Future Center che tra musica e scienza racconta la biodiversità italiana. Lo spettacolo itinerante vede Telmo Pievani, nel ruolo di professore, viaggiare avanti e indietro nel tempo, nel passato, nel presente e nel futuro del nostro Paese, in compagnia di quattro archivisti-musicisti strampalati alla scoperta del ricchissimo patrimonio ambientale nella nostra Penisola.
Lo spettacolo interroga il pubblico sul tesoro inestimabile che stiamo dilapidando a forza di consumare il suolo, di cementificare, di imbrigliare i fiumi, di inquinare. Il riscaldamento climatico peggiora la situazione, anche se le piante e gli animali si stanno adattando, salendo in quota, e spostandosi. Cosa riserva il futuro? Tra momenti di divertimento e momenti di riflessione, Allegro bestiale racconta l’importanza della tutela della biodiversità, anzi, non solo non possiamo distruggerla, ma non conviene neppure farlo. Martedì 5 marzo alle ore 11, al teatro Bolognini, si terrà il secondo incontro sul tema della XV edizione dei Dialoghi di Pistoia con l’antropologa Elisabetta Moro. L’appuntamento, intitolato “Mangiare come Dio comanda”, verterà su come in Occidente, nell’ultimo periodo, si sia diffusa un’autentica “religione del cibo”, estremizzata in due poli opposti, cibomania e cibofobia. L’incontro sarà trasmesso anche in streaming. Il Parlamento Europeo oggi ha approvato la Nature Restoration Law: un fondamentale passo in avanti verso il ripristino degli ecosistemi nell’Unione Europea, il cui obiettivo è recuperare tutti gli ecosistemi degradati entro il 2050. Con i suoi 2000 ricercatori, NBFC accoglie questa sfida con determinazione e svilupperà strategie operative basate su solide evidenze scientifiche finalizzate al ripristino della biodiversità. L’obiettivo è favorire la resilienza degli ecosistemi verso impatti come i cambiamenti climatici, favorendo così la qualità della vita e della salute umana. NBFC ha una visione ottimista del futuro: la legge rappresenta un’opportunità di sviluppo economico per il nostro Paese: nasceranno nuovi green-blue jobs, un’occasione per i giovani di lavorare a stretto contatto con il nostro inestimabile patrimonio naturale. Oggi è la Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza, un momento significativo per riflettere sui passi in avanti fatti dalle donne nei campi STEM, ma soprattutto su quelli ancora da fare: quella scientifica, infatti, è una carriera che, a causa di silenziose pressioni sociali, le donne ancora rinunciano a voler perseguire. Il caso del National Biodiversity Future Center (NBFC), con il suo 57% di scienziate, mette in discussione quel luogo comune che ancora si ostina a soffocare la passione scientifica di bambine e ragazze, la cui principale ambizione – si continua a ritenere – dovrebbe essere la realizzazione familiare. Il ruolo ricoperto dalle donne nella scienza, come ottimisticamente osservato da molte ricercatrici all’NBFC, le vede crescere sempre di più: esse sono ben consapevoli di come rispetto al passato ci siano stati miglioramenti significativi. Miglioramenti che tuttavia si fermano di fronte alla discriminazione più indiretta, che ancora distoglie le donne dal proposito di intraprendere carriere scientifiche. Il 6 febbraio esce in libreria Umani e non umani. Noi siamo natura, il nuovo volume della collana dei libri Dialoghi di Pistoia, edita da UTET, ideata e diretta Giulia Cogoli, e promossa dalla Fondazione Caript. Il volume comprende una raccolta di saggi di Marco Aime e Marco Paolini, Guido Barbujani, Irene Borgna, Emanuela Borgnino, Federico Faloppa e Adriano Favole, e Ugo Morelli. Tra antropologia, linguistica, genetica e scienze cognitive, i sei interventi di questa antologia sono dedicati al tema della scorsa edizione del festival. Cosa ci distingue dagli altri esseri viventi? Come pensano l’ambiente, organico e inorganico, e la relazione con i non umani altre società? Gli autori analizzano il nostro rapporto con ciò che non è umano, riflettendo su quale sia la nostra responsabilità verso gli altri abitanti del pianeta. Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, Marino Golinelli, imprenditore e filantropo, ha saputo riconoscere nell’arte lo strumento privilegiato per comprendere la realtà. Nel corso di trent’anni, insieme a sua moglie Paola, ha collezionato opere provenienti da ogni angolo del mondo, dall’Africa all’Asia fino a giungere a New York, passando per le grandi capitali dell’arte contemporanea. Un corpus di 700 opere, il suo, che non si limita a essere una semplice collezione; per parafrasare le sue stesse parole, Golinelli si definisce un ricercatore più che un collezionista. 40 opere di questa importante raccolta che riflette un dialogo continuo fra arte e scienza, saranno esposte a Bologna al Centro Arti e Scienze Golinelli dal 2 febbraio al 2 giugno 2024, con ingresso libero. |
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Marzo 2024
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