La collettiva, curata dall’associazione Hamelin, raccoglie 150 tavole di Émile Gleason, Nicoz Balboa, Rikke Villadsen e Alice Socal, quattro voci originali del fumetto contemporaneo che hanno messo al centro della loro arte il corpo, riflettendo sulla sua rappresentazione attraverso stili e generi letterari diversi: Émile Gleason affronta il tema della disabilità attraverso uno stile comico; Rikke Villadsen usa la metafora per ribaltare le convenzioni narrative legate all’identità di genere; Nicoz Balboa utilizza la forma diaristica come strumento di ricerca del sé e lente di ingrandimento sul mondo; Alice Socal cattura la fragilità delle relazioni umane attraverso visioni di metamorfosi dei corpi e allucinazioni visive, dando una forma concreta a ciò che non lo ha.
L’esposizione - allestita nella sede della Fondazione in via delle Donzelle 2 e visitabile dal 4 dicembre 2021 al 5 gennaio 2022 - è accompagnata da una pubblicazione prodotta da Hamelin, un vero e proprio saggio critico sulle evoluzioni del fumetto contemporaneo.